Archiviata inchiesta sul sindaco Annese, accusato di abuso d’ufficio, corruzione e turbativa d’asta

Il processo era partito dalla denuncia di un cittadino monopolitano


Il sindaco di Monopoli Angelo Annese si è visto archiviare l’inchiesta che lo vedeva accusato di abuso d’ufficio, corruzione e turbativa d’asta. Lo ha deciso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari dopo la denuncia presentata nel 2023 da un cittadino monopolitano. In quell’occasione al sindaco (ma anche all’allora giunta, composta da Alessandro Napoletano, Cosima Gentile, Cristian Iaia, Angela Pennetti, Aldo Zazzera, Giovanni Palmisano e Rosanna Perricci, e alla segretaria comunale Christiana Anglana e all’attuale consigliere comunale Pietro Brescia, in qualità di presidente dell’associazione ‘Quadrosfera’) era stata notificata una informazione di garanzia e gli era stato sequestrato il telefonino. Al termine delle attività investigative nei confronti di tutti gli indagati, il pubblico Ministero ha richiesto l’archiviazione del procedimento per tutti i soggetti coinvolti, archiviazione che è stata formalmente disposta con decreto del Gip in data 9 maggio 2025. “Sono sempre stato sereno e trasparente nel comunicare a tutti quello che stava accadendo con la certezza nel cuore che non c’era nessun reato, né negli atti e nè nei fatti” ha scritto in un post Annese aggiungendo di aver “tutelato i miei diritti, la mia onorabilità e il ruolo istituzionale che svolgo collaborando all’accertamento della verità. Dopo quasi due anni possiamo scrivere finalmente la parola FINE a questa triste vicenda che ha acclarato l’insussistenza di tutto quanto denunciato. E voglio condividere questa gioia con voi perché non mi avete mai lasciato solo”.