
Riceviamo e pubblichiamo una osservazione sulla prossima inaugurazione dell’ospedale Monopoli-Fasano da Adriano Ippolito, dottore commercialista monopolitano residente a Torino, nonché esperto di Economia Sanitaria e Management Pubblico e componente OIV – Azienda ospedaliera universitaria ‘Città della Salute e della Scienza’ del capoluogo piemontese. Ecco il testo:
In occasione dell’inaugurazione del nuovo Ospedale Monopoli-Fasano, che offrirà al territorio 299 posti letto in una struttura di nuova concezione, desidero proporre una riflessione rivolta ai cittadini, ai professionisti sanitari e ai decisori pubblici: la sanità moderna è molto più di un contenitore architettonico. È un sistema in cui tecnologia, competenze, organizzazione e valori umani devono integrarsi per generare salute, equità ed efficienza.
Il quadro normativo: sanità come diritto e come azienda pubblica
L’articolo 32 della Costituzione italiana sancisce il diritto alla salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. La legge di riferimento per l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale è il Decreto Legislativo 502/1992, che ha introdotto il concetto di “azienda sanitaria” pubblica: un ente dotato di autonomia gestionale, patrimoniale e organizzativa, responsabile dei risultati di salute. Il DM 70/2015 ha definito i parametri di qualità, sicurezza ed efficienza per la riorganizzazione della rete ospedaliera, promuovendo modelli basati su appropriatezza delle cure, integrazione tra ospedale e territorio e centralità del paziente.
Sanità pubblica e speranza di vita: il valore del modello italiano
Nonostante le note carenze di risorse e criticità organizzative, il Servizio Sanitario Nazionale italiano si conferma uno dei migliori al mondo per risultati di salute, grazie alla qualità clinica e alla resilienza dei suoi operatori.
Secondo Eurostat e OECD Health at a Glance, l’Italia ha una delle speranze di vita più alte in Europa e nel mondo:
- Italia: 83,8 anni (media 2023), tra le prime tre in Europa;
- Francia: 82,4 anni;
- Germania: 81,2 anni;
- Media UE27: 81,5 anni;
- Stati Uniti: 76,4 anni (fonte: CDC 2023).
La speranza di vita in buona salute (senza limitazioni gravi nelle attività quotidiane) in Italia è anch’essa superiore alla media europea, segno di un sistema sanitario efficace non solo nel prolungare la vita, ma nel migliorarne la qualità.
Questi risultati sono il frutto di decenni di politiche pubbliche orientate alla universalità, equità e capillarità dei servizi, valori che vanno oggi difesi e rilanciati, anche con il supporto delle nuove tecnologie e di una governance data-driven.
Mission del Sistema Sanitario
La mission del Sistema Sanitario è Creare valore mediante un miglioramento delle aspettative di vita dei cittadini sia sotto l’aspetto quantitativo (allungamento della vita media) che qualitativo (incremento degli indici che esprimono lo stato di salute ad ogni stadio del ciclo di vita).
Voci illustri a difesa della sanità pubblica
Chiudere questa riflessione senza un tributo alle parole di chi ha saputo cogliere il senso profondo della cura pubblica come atto di civiltà sarebbe incompleto. Ecco alcune citazioni che ne esprimono l’essenza:
“La sanità non è un costo, è un investimento civile.” Luigi Einaudi, economista e Presidente della Repubblica
“La salute è un diritto umano fondamentale. Non un lusso. Non un privilegio.” Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale OMS
“La copertura sanitaria universale è l’espressione più concreta di giustizia sociale.” Margaret Chan, ex Direttore Generale OMS
Ospedale moderno: medicina centrata sulla persona, non sulla struttura
Secondo l’OMS, l’assistenza sanitaria è “l’insieme dei servizi destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute”. La medicina contemporanea deve dunque essere:
- Predittiva (basata sull’analisi dei rischi);
- Preventiva (promuove stili di vita sani);
- Personalizzata (tratta ogni paziente secondo le sue specificità biologiche e sociali);
- Partecipativa (coinvolge attivamente il cittadino nel percorso di cura).
- Tecnologica (con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie emergenti)
Infatti, la medicina moderna si avvale di intelligenza artificiale (IA), algoritmi di supporto alle decisioni cliniche (CDSS), big data e telemedicina per:
- Diagnosticare precocemente;
- Prevedere evoluzioni cliniche;
- Personalizzare le terapie;
- Ridurre gli errori clinici e migliorare la sicurezza del paziente (Patient Safety).
L’IA non sostituisce il medico, ma potenzia le sue capacità decisionali, liberandolo da compiti ripetitivi e supportandolo nei casi complessi. È fondamentale però che l’uso di tali strumenti sia guidato da regole etiche, trasparenza algoritmica e da formazione specifica del personale sanitario.
Terapie innovative e sostenibilità
Il progresso biotecnologico (farmaci biologici, terapia genica, medicina rigenerativa) ha aperto nuove frontiere cliniche. Ma l’innovazione non può prescindere da criteri di valutazione rigorosi: costo-efficacia, impatto sulla qualità di vita e sostenibilità per il SSN.
In questo senso, il PNRR – Missione 6 “Salute” richiama l’importanza di potenziare l’assistenza territoriale, le reti cliniche integrate, la digitalizzazione e la formazione continua.
Performance sanitaria: modalità di misurazione e valutazione
Un ospedale è un’azienda pubblica che produce salute: la sua attività deve essere orientata a risultati misurabili, secondo i principi di efficacia, efficienza ed equità.
La performance sanitaria si misura con strumenti come:
come:
- Indicatori di esito (mortalità, complicanze, qualità della vita post-intervento);
- Indicatori di processo (tempi di attesa, aderenza alle linee guida, continuità assistenziale);
- Indicatori di efficienza (costi per DRG, durata media degenza, rotazione posti letto);
- Soddisfazione dell’utenza (indagini PREMs e PROMs).
La valutazione multidimensionale, promossa anche dal Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), è lo strumento che consente di migliorare i servizi, orientare le scelte manageriali e responsabilizzare le direzioni strategiche. In questa prospettiva, la salute non è soltanto una condizione medica, ma un diritto umano fondamentale che comprende anche le dimensioni ambientali, sociali, economiche e culturali. Questo approccio ha influenzato profondamente le politiche sanitarie internazionali, spingendo verso modelli di sanità pubblica più inclusivi, olistici e sostenibili. Un concetto strettamente legato a quello di salute è quello di “cura”, che l’OMS interpreta come un processo continuo e integrato. La cura comprende la prevenzione, la diagnosi precoce, il trattamento clinico, la riabilitazione e l’assistenza sociale e psicologica. L’OMS sottolinea l’importanza di un approccio centrato sulla persona, che rispetti i valori, le preferenze e le specificità culturali dell’individuo, promuovendo sistemi sanitari equi, accessibili e solidali. L’accesso universale alla cura è considerato un diritto umano fondamentale e un obiettivo prioritario per tutti i sistemi sanitari moderni.
Appropriatezza, sicurezza, integrazione
Un ospedale moderno deve operare in un’ottica di:
- Appropriatezza clinica ed organizzativa (evitando sovra-trattamenti e prestazioni inutili); Gestione del rischio clinico e prevenzione degli errori (risk management);
- Integrazione ospedale-territorio per garantire continuità delle cure (PDTA, Case e Ospedali di Comunità, assistenza domiciliare). In sintesi: la qualità si costruisce ogni giorno
L’inaugurazione del nuovo presidio Monopoli-Fasano è una straordinaria opportunità. Ma la vera qualità nascerà dalla capacità di lavorare in squadra, di valorizzare ogni professionista, di applicare le migliori pratiche cliniche e manageriali.
Perché in sanità, più che altrove, la struttura non basta: serve cultura organizzativa, etica del servizio, visione sistemica.
Solo così il nuovo ospedale diventerà davvero un motore di salute e sviluppo territoriale.