Consulta delle Politiche Giovanili: il contributo di proposte dei partiti di opposizione al Regolamento

Il dispositivo passerà al vaglio del consiglio comunale


Il comune di Monopoli ha voluto creare la Consulta delle Politiche Giovanili il cui Regolamento, da approvare in consiglio comunale, è passato al vaglio della Commissione competente mercoledì 7 maggio, dietro proposta dell’assessora Antonella Fiume e solo in parte ha soddisfatto i partiti di opposizione ‘Spazio Civico’ ,‘Riprendiamoci Monopoli’, ‘Manisporche’ e Sinistra Italiana-Avs. Le consulte cittadine sono organismi che nascono per stimolare e valorizzare la partecipazione di associazioni e cittadini alla vita della Pubblica Amministrazione, attraverso attività che siano sia propulsive che consultive. In una nota, i suddetti partiti si chiedono: quale tipo di partecipazione viene garantita? Intanto, il Regolamento che andrà in consiglio Comunale si è arricchito, è scritto nella nota, di “alcune nostre proposte correttive, quali la partecipazione di diritto degli studenti della Consulta del Conservatorio (inizialmente non considerati), la promozione di rapporti con le Consulte e i Forum presenti nel territorio della Città Metropolitana e della regione Puglia, la presenza della componente giovanile dei sindacati (in aggiunta alle associazioni di categoria), un aggiornamento trimestrale dei componenti dell’Assemblea al fine di poter meglio definire le modalità numeriche di voto”. “Resta la sorpresa e il dispiacere – prosegue la nota – per il muro su una proposta, da noi ritenuta fondamentale per dare concretezza alla Consulta e cioè l’impegno dell’Amministrazione a convocare, per tempo, l’Assemblea per un confronto di carattere generale sullo stanziamento economico e sulle modalità di utilizzo delle somme presenti a bilancio nel capitolo delle politiche giovanili (quindi prima dell’approvazione del Bilancio di previsione e di assestamento). Si è dato, inoltre, per naturale che la Consulta dia stimoli e consigli sulle modalità di partecipazione a avvisi pubblici, bandi e finanziamenti regionali, statali e comunitari attinenti alle politiche giovanili”. Insomma, mancherebbe tale impegno da parte dell’Amministrazione comunale. Ora si attende il passaggio del Regolamento in consiglio comunale.