
Sabato 11 e domenica 12 ottobre 2025 tornano le Giornate Fai d’autunno ed anche Monopoli partecipa all’evento con l’apertura della Masseria Pittore in contrada Losciale n. 126. Sabato e domenica il pubblico potrà accedere la mattina dalle 9 alle 13, con ultimo ingresso alle 12.30, e nel pomeriggio dalle 15 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.30. Domenica 12 ottobre 2025 alle ore 19 si terrà un concerto dei Giovani musicisti del Conservatorio Nino Rota di Monopoli. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni® del Polo liceale ‘Galilei – Curie’ e dell’I.I.S.S. ‘Luigi Russo’. Visite in inglese, spagnolo e francese.
Il luogo. La Masseria Pittore sorge in territorio di Monopoli, da cui dista circa 13 Km, nella zona di Egnazia o Anazza, come attestano antichi documenti. Si tratta di una cosiddetta ‘masseria di campo’, definizione che ingloba originariamente quelle di centri autosufficienti per la produzione agricola, con aree dedicate alla coltivazione e all’allevamento, senza una funzione difensiva. Nel 1639 Ottavio Indelli vende la masseria di Anazzo per 1769 ducati al pittore Paolo Finoglio e il toponimo ‘Pittore’ alla struttura pare derivi dall’attività dell’artista. La masseria Pittore rappresentava una vera e propria comunità autosufficiente, destinata alla coltivazione degli ulivi e degli ortaggi, oltre all’allevamento del bestiame, come s’intuisce dalla presenza dei relativi ricoveri. Dotata di frantoio, forno, aia, depositi, corti, cisterne, abitazione padronale e dei coloni, chiesetta, era un centro agricolo ‘aperto’ in contrasto con le masserie chiuse e fortificate e rappresentava, un tempo, il cuore pulsante dell’economia rurale della zona. Negli anni ’50 la masseria è pervenuta per successione da noti proprietari agricoltori della zona, i Donnaloia, ai Cofano, attuali proprietari che s’impegnano a tutelarne la storia, la cultura contadina locale e l’architettura. La cappella privata, abbastanza ampia, restaurata dopo il 1990, presenta un bel pavimento maiolicato salentino, usurato ma di pregio, e una icona settecentesca della Madonna della Madia, dono del senatore Luigi Russo. Il campanile, ancora presente sul terrazzo, ricorda col suono della vecchia campana, l’allarme per richiamare i contadini a rientrare nella masseria, in caso di pericolo o tempesta. Il luogo è normalmente non visitabile perché proprietà privata. L’eccezione è rappresentata dalle Giornate Fai e la famiglia Cofano ha concesso l’opportunità di visitarlo.