
Un misero punto nelle due gare casalinghe che dovevano proiettare ancora più in alto il Monopoli, invece i biancoverdi si fanno raggiungere al secondo posto dall’Avellino, vittorioso contro il Crotone, mentre la lepre Cerignola fa il vuoto alle sue spalle: il divario con le due inseguitrici sale a cinque lunghezze. Gli adriatici si fanno imporre il pareggio dall’Altamura, ben messo in campo da mister Di Donato, che ha accarezzato il successo dopo il vantaggio dell’ex Rolando, maturato al calare del primo tempo (45’). Infatti, il Monopoli raggiunge l’1-1 solo al 46’ dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Maccarini di Arezzo, con un calcio di rigore, procurato e trasformato da Grandolfo, al suo decimo gol stagionale. Un pareggio, c’è da aggiungere, raggiunto con un uomo in meno per l’espulsione di Angileri, per doppia ammonizione, al 36’ della ripresa. Sicuramente una prima svolta poteva esserci al 27’ del primo tempo quando il Monopoli si è fatto assegnare un altro penalty per un fallo di Mane su Bruschi. Lo stesso attaccante, però, si è fatto ipnotizzare da Viola che gli ha respinto il pallone in angolo. La legge del calcio è spesso implacabile: dal gol sbagliato al gol incassato il passo è stato breve. Un gran gol dell’ex Rolando che si è divorato il suo avversario lasciando partire un destro (che non è il suo piede preferito) velenoso che ha trafitto Vitale sul secondo palo. Viola ha pure evitato di capitolare nella ripresa ribattendo una conclusione di Bruschi e Vitale, dall’altra parte, gli ha risposto deviando sulla traversa una conclusione degli altamurani. Colombo ha cercato con le sostituzioni di invertire la rotta di una gara giocata quasi alla perfezione dall’Altamura. All’ultimo assalto la determinazione del Monopoli è stata premiata. Grandolfo, su tocco di testa di Sylla, si fa stringere in area dal portiere Viola, che viene anche ammonito, e da Rizzo. Per l’arbitro è rigore che lo stesso Grandolfo s’incarica di eseguire. Il suo sinistro non lascia scampo all’estremo difensore murgiano.