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Dal 5 maggio 2023 e per tre anni è vietato pescare ricci nei mari pugliesi: c’è la legge regionale

La giunta della Regione Puglia dovrà decidere l’ammontare delle sanzioni ai trasgressori

 

Da venerdì 5 maggio 2023 entra in vigore la legge sul fermo pesca dei ricci di mare per tre anni. Il provvedimento, approvato il 28 marzo scorso e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia il 20 aprile, ha efficacia di legge a partire dal 5 maggio. Da questa data è vietato pescare i ricci nei mari di Puglia, dunque, per consentire il ripopolamento dei fondali a rischio desertificazione a causa del prelievo massiccio degli ultimi anni. La legge non vieta comunque di commercializzare ricci di provenienza extra regionale, che già vengono serviti nei ristoranti pugliesi (arrivano soprattutto da Spagna, Grecia, Portogallo, Croazia, Albania e la polpa perfino dal Cile). Ricci che potranno continuare ad essere consumati, purché sia chiara e certificata la loro origine d’importazione. A vigilare sarà la Guardia costiera, che assicura massimo impegno sul fronte di controlli e sanzioni. A stabilire l’ammontare delle sanzioni sarà la giunta regionale che dovrà decidere entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge. Da decidere e definire anche le risorse promesse per i ristori ai pescatori autorizzati nel triennio di stop, per il monitoraggio scientifico durante il fermo pesca e per la campagna di sensibilizzazione sull’importanza del rispetto di questa legge.