Il Festival delle mani bianche a Monopoli: quattro giorni di spettacoli teatrali e dibattiti sull’antimafia
Dall’11 al 14 maggio nella sede di Spazio 12 e chiusura al teatro ‘Mariella’ rievocando Aldo Moro
Da giovedì 11 maggio prende il via a Monopoli la seconda edizione del Festival delle mani bianche, quattro giorni di dibattiti, teatro, cinema, workshop formativi, mostre, tutto improntato alla sensibilizzazione e alla diffusione della cultura antimafia. Il progetto nasce su iniziativa del Collettivo Teatro Prisma di Bari, con il contributo e il Patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune di Monopoli e con la Partnership di Psicodizione. Il Festival nasce per favorire la cooperazione e la creazione di un tavolo permanente tra le parti sane della società civile locale e dell’amministrazione pubblica, per costruire un rapporto e un dialogo di scambio continuo. Presso Spazio 12, in via Montale 12, sarà esposta la mostra a fumetti ‘Uomini e donne contro le mafie’ a cura dell’Associazione Peppino Impastato di Milano che si potrà visitare gratuitamente. Il primo appuntamento di giovedì 11 maggio è alle ore 9,30 nella sede di Spazio 12 con lo spettacolo teatrale ‘Palmina, amara terra mia’ a cura del Collettivo Teatro Prisma. Seguirà dibattito con l’autore e l’interprete. Lo stesso spettacolo teatrale verrà replicato anche venerdì 12 maggio con l’intervento del giudice del tribunale penale di Locri, Mariano Robertiello che sarà presente anche nel pomeriggio per un incontro con gli adulti, moderato da Barbara Grilli. In serata altro spettacolo teatrale con ‘Panenostro’, a cura della Compagnia Ragli di Roma. Sabato 13 maggio alle ore 18,30, in via Montale sede Spazio 12, proiezione del cortometraggio ‘U’muschittieri’ sull’infanzia di Giovanni Falcone. Alle 20,30 spettacolo teatrale ‘In principio era un baby parking’ di e con Roberto De Ruvo. A seguire DJ set anni ’80 di Piero Schiavone. Chiusura domenica 14 maggio nel teatro Mariella lo spettacolo teatrale ‘Chi ha paura di Aldo Moro’ a cura del Collettivo Teatro Prisma.