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Parco Naturale di Costa Ripagnola: le richieste del Pd monopolitano alla Regione Puglia e al comune di Monopoli

Coinvolte anche le amministrazioni comunali di Polignano a Mare e Mola di Bari. Il monito a tutti gli Enti: rispettate le leggi in vigore

 

Un invito alla Regione Puglia ed ai comuni di Monopoli, Polignano a Mare e Mola di Bari viene rivolto dal Partito Democratico monopolitano affinché procedano negli adempimenti previsti dalle leggi in vigore per la costituzione del Parco Naturale di Costa Ripagnola, un’area costiera che va da Cozze (frazione di Mola) a Cala Monaci (a nord di Monopoli) e che è ritenuta di notevole interesse paesaggistico e ambientale. In particolare, al comune di Monopoli, è stato detto nel corso di una conferenza stampa tenuta dal segretario cittadino Michele Suma e da Giampiero Risimini (nella foto), si chiede di “adempiere alla individuazione delle particelle catastali interessate, recependo i contenuti e le prescrizioni della legge, al fine di perimetrare esattamente la zona”. Invito e richieste (ce ne sono altre anche alla Regione Puglia) giungono dopo che l’intricata vicenda è stata esaminata nel corso di un incontro svoltosi il 18 novembre scorso nella sede monopolitana del Pd al quale hanno partecipato il consigliere regionale PD Francesco Paolicelli e la referente provinciale PD all’Urbanistica e Ambiente Anna Tamborrino. E’ stato fatto il punto della situazione al fine di esaminare gli emendamenti presentati in Consiglio Regionale per la modifica della legge regionale n. 30 del 2020 sulla istituzione del Parco Naturale ‘Costa Ripagnola’. Una legge che affida ai tre comuni la gestione dello stesso Parco tramite un Consorzio, da costituire entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore di essa. Insomma, è stato spiegato nella conferenza stampa, occorre “recepire in modo puntuale i rilievi della Corte Costituzionale, stabilendo che oltre agli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, non sarà possibile autorizzare gli interventi edilizi previsti nel PPTR, per gli immobili di pregio storico architettonico, e che in caso di autorizzazione alla demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti e legittimi, non sarà consentito alcun aumento di volume, né cambio di destinazione d’uso. Di stabilire che, in ogni caso, le norme di pianificazione comunale prevalgano sulle altre disposizioni”. (G.D.)