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Inchiesta al comune di Monopoli: con il sindaco Annese indagati i sette componenti dell’ex giunta comunale

Complessivamente sono dodici gli avvisi di garanzia notificati dalla Procura della Repubblica di Bari  

 

Un vero e proprio terremoto giudiziario ha colpito il comune di Monopoli. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari, coordinata dalla pm Chiara Giordano, si è allargata e il numero delle persone indagate è salito a dodici. Dopo gli avvisi di garanzia notificati al sindaco Angelo Annese, al consigliere comunale Pietro Brescia (all’epoca dei fatti presidente di un’associazione culturale), all’ex assessore allo sport ed ora imprenditore Domenico Zaccaria e all’ingegnere Angelo Francesco (per tutti Ninni) Fiume (anch’egli ex consigliere comunale), sono stati iscritti nel registro degli indagati la segretaria comunale Christiana Anglana e tutti i componenti della giunta precedente a quella attuale: Alessandro Napoletano, Miriam Gentile, Gianni Palmisano, Aldo Zazzera, Cristian Iaia, Angela Pennetti e Rosanna Perricci. Le accuse a vario titolo vanno dalla corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta ed i fatti oggetto di accertamento derivano da provvedimenti assunti dall'amministrazione comunale per autorizzare una manifestazione culturale nell'estate del 2022, approvare gli eventi del ‘Natale Monopolitano’ 2022 ed autorizzare l'acquisto dell'immobile di proprietà delle Ancelle del Santuario. “Sono assolutamente sereno e del tutto convinto che le indagini verificheranno l’assenza di qualsiasi illecito e la mia estraneità a qualsiasi ipotesi di reato” aveva detto il sindaco dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia e informato i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. Più o meno dello stesso tenore le dichiarazioni di tutti gli altri esponenti politici indagati.