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La corsa solitaria del Partito Democratico con Comes candidato sindaco e 18 aspiranti consiglieri

Nessuna presenza giovanile e richiamato il professor Bini, politico della ‘Prima Repubblica’

Ad un mese esatto dalle amministrative di metà maggio il Partito Democratico di Monopoli ha ufficializzato nel corso di una conferenza stampa il candidato sindaco che è il medico-radiologo Paolo Comes e la lista dei 18 aspiranti consiglieri, tra le cui fila non c’è alcuna presenza giovanile ma spicca il nome del professor (ora in quiescenza) Antonio Bini, politico della ‘Prima Repubblica’. Ufficializzata anche la corsa solitaria del partito dopo il mancato accordo per formare un centrosinistra unito. Proprio questo mancato accordo, le cui trattative sono durate un anno, è stato oggetto delle domande dei giornalisti dopo che Comes ha illustrato sommariamente i punti cardine del suo programma rivolto al turismo (“vogliamo uno sviluppo più a misura d’uomo”), al nuovo ospedale e alla destinazione del ‘San Giacomo’ (“pensiamo a più spazi per l’hospice”) ai rifiuti (“applicazione della tariffa puntuale”), all’ambiente (“continui monitoraggi sui rischi ambientali”) e all’urbanistica. A rispondere ci ha pensato il portavoce del Pd, Giampiero Risimini: “i motivi del mancato accordo non dovete chiederli a noi dopo che era stato sottoscritto un documento con le altre forze politiche della opposizione uscente ed i consiglieri del Gruppo Misto”. Detto della mancanza di presenza giovanile nella Lista (“i nostri giovani 'dem' sono confusi” ha sentenziato Stefano Carbonara, componente del direttivo Pd), un altro tasto della conferenza stampa ha riguardato la fuga di Feliciano Indiveri, candidatosi nella Lista ‘Monopoli al Centro’ a sostegno di Angelo Annese. Perentoria la risposta di Comes: “Indiveri ha sbagliato”.