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Il numero legale non c’è e il consiglio comunale si conclude in anticipo

Surrogato Mitrotti ma il sostituto Masi non si presenta. Polemiche per i debiti fuori bilancio

E’ durata circa nove ore (con una breve pausa per il pasto) la seduta del consiglio comunale del 18 marzo che doveva occuparsi di nove punti all’ordine del giorno. L’ultimo (una mozione dell’opposizione sul problema dell’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti) è saltato per mancanza del numero legale e l’assemblea si è, quindi, sciolta. La seduta è stata in gran parte occupata dal dibattito sulle dimissioni di Serafino Mitrotti (per contrasti con il sindaco e la maggioranza). I consiglieri di minoranza hanno preso la palla al balzo per attaccare Romani e la giunta. Mancanza di programma, beghe interne, lacerazioni: sono state le parole usate da chi è intervenuto dai banchi di opposizione. Accuse respinte dalla maggioranza, decisa più che mai ad andare avanti. La votazione sulle dimissioni di Mitrotti è avvenuta nel pomeriggio, dopo la pausa. La minoranza si è astenuta. Gli subentra Mimmo Masi, che non si è presentato in aula. Corre voce, più che fondata, che l’ex assessore della giunta Laganà rinuncerà all’incarico. In consiglio è pronto lo scranno per Giuseppe Sabatelli. La seduta è proseguita con l’esame dei debiti fuori bilancio, che sono stati approvati dalla sola maggioranza non senza polemiche. Alcuni provvedimenti (spese sostenute dall’Ac Monopoli dei Ladisa per lo stadio, l’acquisto di un tappeto per una manifestazione sportiva)  riguardavano l’assessorato di Domenico Zaccaria ed erano stati approntati dal dirigente della ripartizione, Calabrese, finiti entrambi nel mirino delle opposizioni, ma anche del consigliere di maggioranza Sergio Marasciulo che, al momento delle votazioni, è uscito dall’aula. Un segno di malessere, il suo, che si aggiunge a quello di Paolo Leoci, completamente assente nella seduta pomeridiana.