Italiani alle urne l’8 e 9 giugno per votare i cinque referendum su lavoro e cittadinanza

Su ciascuna scheda si dovrà esprimere un ‘sì’ oppure un ‘no’


Oltre alle amministrative nei comuni dove ci sono i ballottaggi, gli italiani vanno a votare domenica
8 giugno 2025 dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 9 giugno 2025 dalle ore 7 alle ore 15 per i 5 referendum in tema di lavoro e cittadinanza. Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti. In particolare, a Monopoli sono 40.100 (19.468 maschi e 20.632 femmine) gli elettori iscritti nelle liste elettorali. Nel totale sono compresi i 6 elettori (3 uomini e 3 donne) che – per motivi di studio, lavoro o cure mediche – si trovano temporaneamente domiciliati a Monopoli e che hanno fatto richiesta di voto (articolo 2 del decreto-legge n.27/2025). Per effettuare le operazioni di voto, gli aventi diritto potranno utilizzare la vecchia scheda elettorale. In caso di deterioramento o smarrimento della tessera elettorale o esaurimento degli spazi per la certificazione dell’esercizio di voto, il cittadino può richiederne il duplicato all’Ufficio Elettorale del Comune sito in Via Gregorio Munno n. 6 (ex Tribunale), presentando un valido documento di riconoscimento anche nelle giornate di domenica 8 giugno dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 9 giugno 2025 dalle ore 7 alle ore 15. L’ufficio sarà aperto anche sabato 7 giugno dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Gli ‘elettori non deambulanti’, quando la sede della sezione alla quale sono iscritti non è per loro accessibile, possono votare nelle sezioni n. 35, 36 e 37 (scuola elementare in via Gobetti). Oltre alla scheda elettorale, il cittadino per votare deve portare anche il documento di riconoscimento valido. Il referendum abrogativo è indetto per verificare la volontà degli elettori italiani di eliminare (abrogare) del tutto o in parte una legge. All’elettore viene consegnata una scheda per ogni quesito e dovrà esprimere un ‘sì’ (chi vuole che le norme che i quesiti propongono di cancellare non abbiano più valore di legge), oppure un ‘no’ (chi vuole che le norme siano mantenute in vigore. Perchè il risultato di ciascun referendum risulti valido è necessario raggiungere il quorum che è del 50% più uno degli elettori.