Monopoli, 80mo anniversario della Liberazione con il ricordo di Papa Francesco

Deposte tre corone d’alloro nei luoghi simbolo della memoria cittadina


Una commemorazione del 25 aprile particolare quella vissuta nel 2025 perché oltre all’80mo anniversario della Liberazione d’Italia dal regime nazifascista è stata ricordata la scomparsa di Papa Francesco nella settimana di lutto nazionale. Il Santo Padre è stato menzionato sia dal sindaco Angelo Annese, davanti al Monumento ai Caduti in piazza Vittorio Emanuele II, che dal presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Monopoli, Sergio Lenoci davanti alla lapide dei Partigiani monopolitani in Largo Plebiscito. Il corteo commemorativo, con l’accompagnamento musicale della Banda del Giubileo-Città di Monopoli, ha preso il via alle ore 10:30 e ha attraversato i principali luoghi della memoria cittadina, con la deposizione delle corone d’alloro alla Lapide ai Partigiani Monopolitani in Largo Plebiscito, al Monumento ai Marinai in Largo Fontanelle e infine al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in Piazza Vittorio Emanuele II. Ampia la partecipazione delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e partigiane, delle associazioni del territorio e di tantissimi cittadini, che hanno voluto unirsi per rendere omaggio a chi ha lottato per la libertà e la democrazia del nostro Paese. In Largo Plebiscito in occasione della deposizione della prima corona, Lenoci ha tenuto un intervento intenso e coinvolgente, ricordando il coraggio degli oltre 250 tra partigiani e militari monopolitani da tramandare alle nuove generazioni. Giunti in Piazza Vittorio Emanuele II, al termine del corteo, il sindaco Annese ha preso la parola di fronte al Monumento ai Caduti, sottolineando come “il 25 aprile non sia solo una data del calendario, ma un patrimonio di valori da custodire, difendere e trasmettere”. Subito dopo il sindaco ha chiesto ai presenti di osservare un minuto di silenzio per Papa Francesco: “una figura che ha saputo unire, guidare e ispirare milioni di persone. In questo giorno così simbolico, il nostro pensiero va anche a lui, con gratitudine e rispetto”. Nel suo intervento, il sindaco ha ripercorso il significato storico della Liberazione, ricordando come “grazie al coraggio e alla scelta di tanti uomini e donne, l’Italia ritrovò la libertà dopo l’occupazione nazifascista”. Ha poi aggiunto: “senza memoria non c’è consapevolezza, e senza consapevolezza non c’è futuro. Il 25 aprile è la festa della libertà, ma anche della responsabilità”. Un messaggio speciale è stato rivolto ai più giovani: “a voi il compito di raccogliere questa eredità e portarla avanti. Siate cittadini attivi, consapevoli, impegnati”. Alla fine del suo discorso non è mancato, sotto voce, qualche dissenso.