Nella Biblioteca Rendella la proiezione del docufilm ‘Io ricordo-la terra dei miei padri’, ingresso libero

Appuntamento alle ore 17 di mercoledì 12 febbraio nell’ambito della rassegna ‘Il Giorno del ricordo’


Secondo ed ultimo appuntamento della ricorrenza del ‘Giorno del Ricordo’, istituito nel 2004 per conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale. Mercoledì 12 febbraio alle ore 17 nella Biblioteca Rendella, in piazza Garibaldi a Monopoli, verrà proiettato il docufilm Io Ricordo – La terra dei miei padri’, ideato e diretto da Michelangelo Gratton, a cura del Sudestival 2025. Attraverso gli intrecci di numerose testimonianze, tra cui in particolare quella dell’Ammiraglio Romano Sauro, nipote diretto dell’eroe istriano e nazionale Nazario Sauro, il docufilm ripercorre in una crociera in barca a vela la storia millenaria dei territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dalle origini romane fino alla tragedia delle foibe e dell’esodo. Un viaggio che fa tappa nelle città di Fiume, Pola, Parenzo, Rovigno e Lussinpiccolo per poi proseguire nei luoghi simbolo del dramma delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, come il Magazzino 26 di Trieste, il villaggio Santa Domenica, il campo profughi di Padriciano e il villaggio giuliano-dalmata di Roma. La narrazione, arricchita dal contributo di storici come Giordano Bruno Guerri, Gianni Oliva e Marino Micich, si basa sulle testimonianze di molti esuli e delle loro famiglie ma anche su quelle degli italiani che scelsero di non abbandonare le terre dei padri e che oggi continuano a mantenere vive le tradizioni e la cultura italiane delle terre del confine orientale attraverso le attività delle loro Comunità. Nel simbolico passaggio di testimone, nel finale, dall’Ammiraglio Sauro al piccolo Dario, il docufilm, che restituisce un racconto intenso e a tratti drammatico, intende volgere uno sguardo sereno verso un futuro che si vuole immaginare senza confini e contrapposizioni. L’ingresso libero fino ad esaurimento posti.