
Ci sono novità nella realizzazione dell’oleodotto interrato dalla zona industriale al porto di Monopoli e del relativo campo boe a ridosso del molo di Tramontana: un progetto presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dalla società Magazzini Generali Italiani srl del Gruppo Marseglia. A renderle note sono i consiglieri comunali Angelo Papio e Mariangela Mastronardi di ‘Manisporche’ e Silvia Contento di ‘Spazio Civico, insieme a Michele Suma, segretario cittadino del Partito Democratico, e Domenico Sampietro, segretario cittadino di Sinistra Italiana. La novità più sostanziale riguarda la riapertura della fase delle osservazioni di competenza pubblica il cui termine è fissato al prossimo 5 novembre (una prima fase era già scaduta lo scorso 5 settembre ed i cinque rappresentanti politici avevano presentato osservazioni riguardo ad alcune criticità del progetto). Una riapertura, scrivono in una nota i cinque esponenti, dovuta a due documenti della Regione Puglia – Servizio Osservatorio e Pianificazione paesaggistica e Sezione Autorizzazioni Ambientali – che hanno evidenziato la necessità di ulteriori approfondimenti di cui il Ministero ha preso atto e sulle quali la società Magazzini Generali Italiani sarà chiamata a chiarire ed, eventualmente, confutare. “Sugli aspetti politici e metodologici – sottolineano i cinque politici – continuiamo a stigmatizzare l’assenza di attenzione e di considerazione verso i monopolitani da parte del sindaco, che continua a non favorire la conoscenza delle proposte progettuali della società e le interlocuzioni in essere. Altrettanto fa con la componente politica, evitando la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’oleodotto, che rappresenterebbe un importante momento di conoscenza e partecipazione. Un comportamento che sta mettendo in difficoltà anche una parte della stessa maggioranza che, sempre meno coinvolta nelle scelte strategiche dell’Amministrazione, si ritrova a doverne condividere le responsabilità. Pur trattandosi di un progetto in fase autorizzativa, è evidente che si tratti di un’iniziativa che potrà avere un impatto variegato e ad ampio raggio sul territorio, per cui continuiamo a non comprendere quali siano le ragioni che spingono il sindaco e l’Amministrazione a non volere in alcun modo informare adeguatamente tutti i propri concittadini”.