
La bozza del Piano Coste per la Puglia presentato dal consigliere regionale delegato all’urbanistica Stefano Lacatena continua a far discutere. Una bozza che il monopolitano Lacatena continua a difendere anche se dice pronto ad accogliere eventuali modifiche. Sulla vicenda è intervenuta con una nota la monopolitana Adalisa Campanelli, componente della direzione nazionale del Partito Democratico. Come è noto la bozza prevede l’aumento dal 40% al 50% dei lidi ai privati, l’eliminazione della categoria ‘spiaggia libera con servizi’, i Comuni devono indicare le aree da destinare ad attività turistico-ricreative diverse dalla balneazione e quelle per pubblici servizi, parcheggi e servizi igienici. “Le parole del c onsigliere Lacatena – afferma Campanelli – trasudano una tale sicurezza da risultare quasi sprezzanti nei confronti di chi solleva dubbi o esprime dissenso. Trovo ingeneroso dire che le contrarietà espresse da molti siano ‘bugie colme di slogan e vuote di contenuti, perché alcuni non sanno o non si preoccupano di leggere le carte’. Meraviglia, infatti, che chi da tre anni siede tra i banchi della maggioranza di centrosinistra, possa esprimersi in questi termini, dimenticando, o peggio ancora ignorando, che il principio cardine di questa legislatura è sempre stato quello di leggere, approfondire e condividere le decisioni. Quello che Lacatena dipinge è un quadro in cui da un lato ci sono i ‘bugiardi’ e coloro che ‘mentono sapendo di mentire’ e dall’altro il detentore della verità, l’unico a vedere chiaramente la strada giusta. Questa dicotomia così netta e accusatoria non favorisce un dialogo costruttivo e appare, francamente, eccessiva. La certezza poi che la riforma sia ‘auspicata da tutti’ stride con le polemiche che Lacatena stesso cita. Se davvero fosse così, non ci sarebbe bisogno di questa ‘operazione verità’ di fronte alle contrarietà espresse dall’Anci e da molte Associazioni, oltre che dalla stessa maggioranza di centrosinistra. Affermare poi che il testo sia ‘a prova di idiota’, oltre a essere poco elegante, sottintende un giudizio negativo sull’intelligenza di chi non la pensa allo stesso modo e mal si concilia con il ruolo istituzionale che il consigliere ricopre”. Di qui la richiesta “di un atto di umiltà: si ascoltino con maggiore apertura le diverse voci e i timori che questa riforma sta suscitando. La complessità della gestione del territorio costiero merita un approccio meno assertivo e più incline al confronto sereno e rispettoso delle diverse posizioni. Concordo con quanto detto dal Capogruppo del Partito Democratico Paolo Campo e dalla Presidente del Consiglio Loredana Capone: su questo argomento non sono ammesse fughe in avanti in solitaria”.