
I rappresentanti dei partiti di opposizione chiedono con urgenza un consiglio comunale monotematico sulla vicenda dell’istanza di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) per il nuovo campo boe con oleodotto interrato di circa tre chilometri che il Gruppo Marseglia intende realizzare dal porto alla sede dell’azienda nella zona industriale di Monopoli. I consiglieri comunali Silvia Contento (Spazio Civico), Maria Angela Mastronardi e Angelo Papio (entrambi di Manisporche), ed i segretari cittadini Michele Suma (Partito Democratico) e Domenico Sampietro (Sinistra Italiana) lo sottolineano in una nota replicando ad un comunicato diramato giorni fa dal sindaco Angelo Annese, dopo che gli stessi cinque rappresentanti politici avevano criticato il silenzio dell’amministrazione comunale sul progetto, reso noto solo dalle forze politiche che hanno presentato le Osservazioni al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (che dovrà decidere se accoglierlo o meno) entro il 5 settembre scorso. Nella nota i cinque replicano che “non sono le forze politiche firmatarie delle osservazioni presentate al Ministero a generare confusione, ma il silenzio dell’amministrazione comunale”. “Il sindaco di Monopoli – è scritto nella nota – dimentica che l’informazione ai cittadini non è una facoltà discrezionale del primo cittadino, ma un preciso obbligo di legge. Il D. Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambiente), infatti, stabilisce chiaramente che le Amministrazioni comunali territorialmente interessate sono comunque tenute a dare informazione dell’avvenuta pubblicazione della documentazione sul Portale delle Valutazioni Ambientali nel proprio albo pretorio informatico. Accanto a tale procedura, vi è la correttezza di una informazione ai cittadini tutti. Se oggi i monopolitani sanno che è in corso una procedura di VIA da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e che fino al 5 settembre era possibile presentare osservazioni pubbliche, è solo grazie alle forze politiche che hanno reso noto il progetto che interessa Monopoli. Senza la nostra azione, questa fase si sarebbe svolta nel silenzio più assoluto, privando Enti, associazioni e cittadini della possibilità di sollevare osservazioni fondamentali. Non si tratta di aspetti marginali. La fase delle osservazioni consente di segnalare criticità concrete — come l’interferenza del tracciato con altri progetti o cantieri già autorizzati — che possono essere valutate soltanto in questo momento dell’iter. Nascondere l’esistenza della procedura ha significato, di fatto, ridurre drasticamente i tempi e lo spazio di partecipazione e procurare problemi anche alla stessa azienda. A rendere la vicenda ancora più grave è la confessione dello stesso sindaco Annese: gli uffici comunali erano già in contatto con i proponenti per discutere il tracciato delle pipe line interrate. Ciò dimostra che l’amministrazione non solo era a conoscenza dell’avanzamento dell’iter, ma ha scelto deliberatamente di non condividerlo con la città e persino con larga parte della sua stessa maggioranza. Così facendo, Monopoli rischia di ritrovarsi, tra pochi mesi, di fronte a un progetto già approvato, con margini di trattativa minimi su eventuali compensazioni. Un esito inaccettabile, che nega il diritto della comunità a essere coinvolta fin dall’inizio su scelte che incidono profondamente sul territorio e sul futuro della città”. Di qui la richiesta di una convocazione urgente di un consiglio comunale monotematico. “Una richiesta che non viene soltanto dall’opposizione – conclude la nota – ma che trova eco anche in bisogni di conoscenza della stessa maggioranza. E, infine, che bizzarra dichiarazione è quella del sindaco? Perché mai informare la città a cose fatte? Non sarebbe una soluzione, sarebbe un tradimento della trasparenza e della partecipazione che un’amministrazione dovrebbe garantire. Una presa in giro”.
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